Siamo abituati alle live performance, shows che da qualche tempo stanno dilagando nel mondo della musica elettronica. Dalle più complesse e ricercate esibizioni con synth modulari, a tracce riadattate in live per veri e propri spettacoli unplugged, la musica elettronica non è più solo DJ e console, si è vestita di una nuova anima.
Tra tutti CLOSE, il live show di Richie Hawtin che da più di un anno calca i palcoscenici più importanti del mondo. L’artista inglese ha illustrato in un video caricato sul suo profilo YouTube le intenzioni che lo hanno spinto ad iniziare questa avventura e gli strumenti utilizzati. Alla base? Un concetto molto semplice:
“il DJ fa ascoltare agli altri la musica, invece per me è sempre stato importante andare oltre, scomporre e rimescolare suoni che il pubblico non ha mai ascoltato prima“.
CLOSE: vicino. Vicino all’artista, al pubblico, ai suoni e agli strumenti. E’ da questi ultimi che nasce tutto, organi in alluminio uniti da cavi e impulsi midi che formano un ibrido tra analogico e digitale. Nella prima di queste due sezioni troviamo il grembo dei suoni, il synth modulare, da cui Richie inizia ogni show. Capace di creare textures ed esperienze sempre nuove, sonorità e atmosfere sempre diverse. Unione tra le due parti è il mixer, che fonde insieme la prima sezione analogica alla seconda, digitale. La carne plasmata dai numeri: in questa parte del setup di Richie troviamo due computer con Traktor e Ableton, vari controller midi tra cui PUSH (Ableton) e Kontrol (Traktor), e varie tastiere.

Motore propulsore di questa esperienza sono spontaneità e sincronicità. L’idea astratta del momento che si tempra al rigore delle macchine e si abbandona ai BPM.
“All’inizio dello show niente è già programmato, sperimento e se l’idea a cui sto lavorando suona bene la porto avanti”.
Sperimentare davanti al pubblico, senza sapere quando il viaggio inizierà o finirà. E’ questa la nuova filosofia “dal vivo” in cui affonda le sue radici il suo set: sperimentare senza sapere quando e come nascerà il prossimo suono, lasciare tutto all’immaginazione, ad un iperuranio sonoro. Non un semplice riadattamento in live, non una semplice esibizione con vari synth. E’ imprevisto e indeterminato, così come la musica nella sua natura più cruda.
Le date in cui si potrà assistere allo show di Richie si protrarranno fino ad Ottobre e interesseranno rispettivamente Olanda, Francia, Inghilterra e Scozia. Una performance audiovisiva e un’esperienza particolare da non perdere, per entrare anche se per poco nella mente e nel momento dell’artista che crea, in questo caso, storie acustiche.
Music freak, Techno head. Graduated at UNICAL in Communication Sciences. PointBlank Music Industry Diploma Student.