
Ad inizio Ottobre abbiamo avuto un assaggio delle sonorità del nuovo album di Bruno Mars, con l’uscita del singolo omonimo “24K Magic” che incarna a pieno la vena retrò che scorre in tutta la compilation.
Sono passati ben 4 anni dall’ultimo lavoro targato Bruno Mars, che ci aveva lasciati con “Unorthodox Jukebox”, l’album dell’affermazione nella scena mondiale, facendo già intravvedere i futuri risvolti sonori.
Nel 2014 la collaborazione per “Uptown Funk” di Mark Ronson, che compone quella che è una delle canzoni Pop meglio riuscite degli ultimi 10 anni, lo convince definitivamente che la strada del funk può essere una valido modo per imporsi nelle classifiche mondiali.
Passiamo con l’analizzare tutti e nove i tasselli che compongono questo album:
Traccia 1: “24K Magic”
Per il singolo di presentazione Bruno Mars sceglie la prima traccia dell’album ed è la scelta più logica possibile.
2k Magic vorrebbe essere il nuovo Bruno Mars in tutto e per tutto.
Sonorità disco funk mischiate all’Hip-Hop accompagnano una traccia di quasi 4 minuti che alla lunga rischia di risultare stancante.
Non troviamo ne la musicalità di “Uptown Funk” ne un ritornello orecchiabile che possa mettere tutti d’accordo.
Il pezzo a livello di base convince sicuramente prendendo idee da tante parti, tra cui una voce robotica sul finale che strizza l’occhio ai “Daft Punk”, ma che, nel complesso, sa troppo poco di Bruno Mars.
Voto: 6
Traccia 2: “Chunky”
L’inizio è simile a quello di 24k Magic e la traccia ne conserva il gusto.
La sonorità è sempre disco funk, questa volta il ritmo è decisamente più calmo e il tutto risulta più ordinato.
Mi sento di promuoverla perchè riesce a restare più nel seminato rispetto alla sorella maggiore (24k Magic) e può essere un buon punto di partenza per qualche remix interessante nei prossimi mesi.
Nulla di eccezionale in ogni caso ma il ritornello resta in mente e il coro al femminile aiuta a completare l’opera senza troppi intoppi.
Voto: 6.5
Traccia 3: “Perm”
Ma non è James Brown?
Questa è la prima domanda che ci si fa ascoltando Perm.
Con il vocale iniziale sembra di essere stati catapultati in un locale anni 70 con il fumo di sigarette in sala e la band sul palco.
Potrebbe partire “Get Up (I Feel Like Being a) Sex Machine” e invece è Bruno Mars.
Questa canzone rischia di risultare esageratamente monotona e ripetitiva; personalmente, oltre a ritenerla una cosa voluta, riesce a convincermi sempre più ogni volta che la risento.
Voto: 7.5
Traccia 4: “That’s What I Like”
Eccoci quasi arrivati al giro di boa per il disco e ci troviamo ad ascoltare il pezzo che probabilmente finirà in cima ad ogni classifica (sempre che venga rilasciato come singolo, cosa che onestamente mi auguro).
Pezzo R&B e Hip-Hop con sonorità molto moderne e un ritornello che resta in testa e si lascia cantare già al secondo ascolto.
Solo il tempo ci dirà se ci troviamo di fronte ad un nuovo masterpiece di questo artista, le premesse ci sono tutte.
Unica controindicazione per “That’s What I Like” è la mancanza di originalità, Bruno mars anche in questo caso non riesce a brillare e sfocia nel già sentito.
Voto: 8.5
Traccia 5: “Versace On The Floor”
Secondo singolo uscito ad inizio novembre ci riporta ancora una volta indietro nel tempo.
Il pezzo potrebbe benissimo essere uscito dalla colonna sonora di un film anni 80 e a brillare in questo caso è la voce straordinaria di Bruno Mars.
Nessun dubbio sul fatto che sappia cantare ma l’operazione nostalgia sembra non finire mai, facendo venire il dubbio che l’originalità, nel 2016, vuole dire tornare indietro.
D’altro canto non si può bocciare affatto “Versace On The Floor” poichè è ottimamente costruita e lo stacco finale in cui Mars ci invita a ballare è divino; pur mancando una vena di innovazione riesce comunque a lasciare il segno.
Voto: 8
Traccia 6: “Straight Up & Down”
Utilizzando il sample di “Baby I’m Yours” degli Shai Bruno mars canta questa “Straight Up & Down”.
Canzone piacevole, che non ha nulla da raccontare oltre al fatto di essere orecchiabile.
Tuttavia siamo oltre la metà dell’album e i fan di vecchia data potrebbero iniziare a storcere il naso.
Voto: 6
Traccia 7: “Calling All My Lovelies”
Restiamo negli anni 90 anche con questa “Calling All My Lovelies”.
Arrivati a questo punto dell’album le speranze di ascoltare il vecchio Bruno Mars di “Doo-Woops & Hooligans” sono sempre più remote, nonostante l’ottima qualità di questo come gli altri singoli.
Voto: 6
Traccia 8: “Finesse”
Dopo tre pezzi decisamente tranquilli Bruno Mars fa tornare tutti sull’attenti con la rullata iniziale di “Finesse”.
Canzone che riesce a cavarsela discretamente, forse anche per demerito delle ultime due tracce che la rendono decisamente più godibile.
Il ritornello è piacevole e la canzone nel complesso funziona
Voto: 7
Traccia 9: “Too Good To Say Goodbye”
Torna il pianoforte in questo pezzo di chiusura.
Una ballata vecchia maniera, forse il pezzo più vicino alle sonorità che hanno reso Bruno Mars quello che è oggi.
Un ritornello difficile da cantare ma che resta in testa e degli ottimi stacchi nella muscia rendono questo il secondo miglior pezzo dell’album.
Il synth in apertura e chiusura di canzone ci ricorda comunque in che direzione ha puntato questo album ma non stona e fa da filo conduttore con tutto il resto.
Abbiamo dovuto asoettare gli ultimi 4 minuti ma con questa traccia Bruno Mars porta a casa un ottimo risultato.
Voto: 8.5
Conclusione
Arrivati in fondo ci si può comunque ritenere soddisfatti di questo ascolto.
Come si è potuto intuire dalla singola analisi in questo album Bruno Mars ci fa capire che attingere dal passato può essere un buon modo per fare musica oggi.
Purtroppo non è ciò che mi aspetto da quello che viene definito il nuovo “Re del Pop”.
Tre canzoni promosse a pieni voti su 9 sono comunque un ottimo risultato ma aspettare 4 anni per questo album sono stati forse troppi.
L’eccessivo utilizzo delle sonorità anni 70/80/90 rendono “2k Magic” un ottimo elogio al passato senza però inserire nulla di più.
Se già con “Treasure” si era buttato sul genere questo rappresentava una bella eccezzione all’interno di album molto più vario.
Per coloro che amavano Bruno Mars per canzoni come “The lazy song” o “Count On Me” forse è meglio che si tengano alla larga da questa nuova opera.
Voto Finale: 8
Stream / Download “24K Magic”: https://brunom.rs/24kMagic

Federico Riboldi